Caffè Platti presenta il Conte Verde, un cocktail analcolico alla menta dell’estate torinese
Caldo ed estate in città? A Torino il caffè storico Platti di corso Vittorio Emanuele II 72, aperto tutto il mese di agosto, ha ideato un cocktail analcolico, rigorosamente sabaudo, a base di menta piperita, perfetto per rinfrescare le giornate di turisti e cittadini.
Si chiama “Conte Verde” – in onore di Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, appunto – ed è la bibita più fresca e dissetante della stagione, ispirata alla tradizionale acqua e menta piemontese.
Pensando alla menta si viene subito pervasi da una sensazione di freschezza e la memoria rimanda a profumi e sapori inconfondibili, non tutti sanno però che il 50% della produzione di piante officinali in Italia, tra cui appunto la Menta Piperita, è concentrata in una precisa area del Piemonte: l’“isola d’erba” di Pancalieri in provincia di Torino, capitale italiana della menta. Portata a Torino dall’Inghilterra nell’800, oggi la Menta Piperita è inserita nei prodotti del Paniere del Piemonte.
Ed è proprio questa profuma e preziosa erba medicinale l’ingrediente protagonista indiscusso di Conte Verde, ideato da Ivan Alizzo, Bartender Platti.
Pochi semplici ingredienti – acqua, sciroppo home made di menta piperita di Pancalieri foglie di menta, basilico e oli essenziali al limone – per un effetto refrigerante assicurato.
Caffè Platti – Corso Vittorio Emanuele II, 72 – Torino
A Torino, in corso Vittorio Emanuele II 72, si trova un angolo di storia ottocentesca, senza dubbio uno dei caffè più antichi e affascinanti d’Italia: Platti.
La storia del locale inizia nel 1870 quando nella prima capitale d’Italia apre la liquoreria “Principe Umberto”, poi rilevata da Ernesto e Pietro Platti e ribattezzata Caffè Platti nel 1875.
Il locale è il simbolo di tre epoche: la sala pasticceria, con il ricercato arredo Luigi XVI della ditta Valabrega, illuminata dai grandi lampadari originali e i soffitti a stucco di disegno barocco e tinte pastello che si riflettono negli specchi dalle cornici dorate; la sala caffè con il banco bar Anni Venti e il soffitto a stucchi di disegno barocco e tinte pastello; la sala con spunti Decò e accenni razionalisti creata dopo il 1930.
Platti è un’istituzione torinese, punto di riferimento sociale e culturale per tutto il corso del ‘900. Le sue sale Liberty erano il ritrovo di intellettuali, politici, poeti e imprenditori sabaudi che amavano trascorrere qui le loro giornate parlando d’affari e politica e festeggiando le ricorrenze. Sui divani rossi, tra stucchi e specchi, veniva a leggere Luigi Einaudi, secondo presidente della Repubblica Italiana, a scrivere Cesare Pavese che incontrava qui l’editore Giulio Einaudi. È d’innanzi alle sue vetrine che, nel novembre del 1897, venne fondata la Juventus FC. Oggi il locale fa parte del gruppo torinese Gerla 1927.
Francesca Mariotti
Ufficio stampa MAYBE